In occasione della fiera Millésime Bio*, evento mondiale dedicato al vino biologico, gli organizzatori hanno pubblicato uno studio sul consumo di vino biologico in Europa** in collaborazione con Ipsos. Non sorprende che stia guadagnando una quota di mercato crescente a partire dal 2015. Tuttavia, ci sono differenze tra i paesi presi in considerazione: Francia, Germania, Regno Unito. Qual è la percentuale di consumo di questo vino? E qual è il profilo dei consumatori? Cosa spinge all’acquisto del prodotto e cosa invece frena i consumatori? Diamo uno sguardo alla domanda a livello europeo.
In breve:
- Qual è la percentuale di consumo di vini biologici?
- Qual è il profilo del consumatore di vino biologico?
Qual è la percentuale di consumo di vini biologici?
Prima di tutto, come riporta l’analisi, vogliamo fare un’osservazione importante: nel complesso il consumo di vino si sta abbassando. Nel 2015 l’82% degli europei aveva consumato vino negli ultimi sei mesi prima dell’intervista, mentre invece nel 2021, durante lo stesso periodo, solo il 73%. In compenso, il consumo di vino biologico è in aumento: il 29% degli europei lo ha ormai introdotto nelle proprie abitudini, contro il 17% del 2015. Persino il 36% dei francesi lo consuma abitualmente, periodicamente o occasionalmente, contro il 17% del 2015, cioè più della metà. Nel 2015, il 18% degli inglesi e dei tedeschi ha scelto il vino biologico, passando rispettivamente al 27% e al 23%.
Tale consumo è ormai diventato strutturale, cioè non manca quasi mai tra gli acquisti dei consumatori europei, che oggi mettono spesso qualche bottiglia nel carrello della spesa. Come dice Nicolas Richardme, presidente di Sudvinbio, l’associazione che organizza la fiera Millésime Bio: “Siamo passati dal consumo curioso al consumo strutturale. Il divario tra i consumatori abituali e i consumatori che dicono di aver assaggiato il vino biologico almeno una volta nella vita si è ridotto”.
Chi è il consumatore tipo del vino biologico?
Il consumatore tipo è un giovane uomo di città, con un titolo di istruzione superiore e che lavora occupando un ruolo dirigenziale. Il 46% degli under 35 ha già consumato vino biologico, mentre gli over 55 non superano il 38%. Anche il livello di istruzione è un fattore di disparità: il 48% degli individui che hanno diplomi superiori ha già consumato vino biologico, contro il 25% di quelli con diplomi inferiori. Il luogo di residenza è un altro fattore di differenziazione: il 75% degli abitanti della regione di Parigi ha già avuto l’opportunità di assaggiare il vino biologico: più del doppio della media europea (39%).
Fattori che spingono e che frenano i consumatori europei
Lo studio indica che la prima molla che fa scattare gli acquisti è l’impronta ecologica del vino biologico. Tra le ragioni principali del consumo di vino biologico si trova quella del rispetto per l’ambiente, per il 58% dei consumatori tedeschi, il 54% di quelli francesi e il 50% dei consumatori inglesi. La grande novità è l’equità sociale che ruota attorno al vino biologico. I tedeschi (38%) sono i più favorevoli a questo tipo di filiera, che crea più posti di lavoro di quella convenzionale. Seguono i francesi (35%) e infine gli inglesi (31%).
Infatti, pur sapendo che i costi di produzione sono più alti nell’agricoltura biologica, il 63% degli europei (che siano consumatori o meno) sono comunque disposti a pagare di più per prodotti che contribuiscono a proteggere l’ambiente, rispetto al 57% del 2015. In media, si spendono 13,90 euro per un vino biologico e 11 euro per un vino non biologico. Entrando nel dettaglio, gli inglesi sono disposti a pagare in media ben 18,90 euro per una bottiglia biologica AB (ovvero 6,6 euro in più rispetto al 2015), i francesi 14 euro (5 euro in più rispetto al 2015) e i tedeschi 10 euro (2,3 euro in più rispetto al 2015).
Tuttavia, tra gli ostacoli all’acquisto di vino biologico c’è il prezzo. Il 42% degli inglesi lo considera molto alto, così come il 41% dei tedeschi e il 27% dei francesi. In media, il 23% dice che non è facile da trovare nei negozi. Il principale ostacolo per i consumatori è la mancanza di informazioni. Il 40% dei francesi non ha mai comprato vino biologico perché ritiene di essere male informato. Questa situazione è condivisa dal 41% degli inglesi e dal 26% dei tedeschi. Paradossalmente, i francesi sono sempre i più informati sull’esistenza del vino biologico: lo conosce l’83% dei consumatori in Francia, mentre solo il 50% in Germania e il 43% nel Regno Unito.
Anne Schoendoerffer, traduzione di Anna Monini
**La fiera Millésime Bio è stata rinviata. Si svolgerà a Montpellier da lunedì 28 febbraio a mercoledì 2 marzo 2022. La parte online si terrà lunedì 24 e martedì 25 gennaio 2022.
**METODOLOGIA: Campione di 3000 persone dai 18 anni in su (1000 per la Germania, 1000 per la Francia e 1000 per il Regno Unito) rappresentativo delle popolazioni interessate. Modalità di suddivisione in categorie: sesso, età, classe sociale e professionale, regione e zona urbana. Sondaggio del campione condotto online tra il 22 settembre e l’8 ottobre 2021.
Fonti: www.millesime-bio.com/, www.sudvinbio.com/,
©Eléonore H/AdobeStock