La fama di cui l’Italia gode per i suoi vini è indiscussa. Oltre alla grande quantità di vino che viene prodotta nel bel paese, la viticultura italiana vanta una grande ricchezza e varietà di vitigni. Unitevi a noi in un rapido giro panoramico per conoscere le principali regioni produttrici di vino e i vitigni italiani più pregiati.
Quali sono i tratti distintivi della viticoltura italiana?
L’Italia è il più grande produttore di vino al mondo e il maggiore esportatore per volume.
I vini italiani, come quelli francesi, vengono identificati e certificati con un sistema di classificazione specifico. Esistono tre categorie principali:
- DOC (Denominazione di Origine Controllata), che corrisponde alle appellazioni francesi DOP e AOC;
- DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), che implica un processo di controllo qualità molto severo, soprattutto dopo la legge Gloria;
- IGT (Indicazione Geografica Tipica), che classifica i migliori vini regionali.
I vigneti italiani sono caratterizzati da una grande eterogeneità. Le uve mediterranee italiane sorprendono per la ricchezza e la varietà che le contraddistinguono. In Italia sono almeno venti le zone vinicole più importanti.
Le maggiori regioni vinicole italiane
Nonostante il grande volume di vino prodotto in Italia e le numerose zone vinicole presenti nel paese, la maggioranza della produzione proviene dalle regioni del Piemonte, del Veneto e della Toscana. La Sicilia è una regione vinicola con una ragguardevole produzione di vini di alta qualità. In particolare, da diversi anni la sua attività si è concentrata soprattutto nella produzione di vino bianco proveniente dai vigneti che circondano l’Etna.
Quali sono i vitigni italiani più importanti?
La presenza di molte regioni vinicole in un determinato territorio implica solitamente la presenza di numerosi vitigni. E quando si parla di vigneti italiani, la logica è esattamente la stessa. Diamo uno sguardo ai vitigni italiani più famosi.
A nord-ovest, nella regione Piemonte, si produce il Nebbiolo, un vino rosso da invecchiamento, che si realizza in due diverse declinazioni: Barolo e Barbaresco. Da questa regione proviene anche l’Asti Spumante, un vino bianco frizzante a bassa gradazione alcolica.
Nel nord-est dell’Italia si trova il Friuli-Venezia Giulia, dove si producono vini fruttati, come i vini dei Colli Orientali del Friuli.
In Toscana, nell’Italia Centrale, Il vitigno più coltivato è Sangiovese, che troviamo tra gli altri nei vini Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano. Tutti e tre sono vini rossi DOCG.
Più a sud, in Puglia, i viticoltori producono principalmente vini DOC, come il Castel Del Monte, il Locorotondo, il Salice Salentino, il San Severo e il Martina Franca. Ci sono anche i vini siciliani ottenuti dai noti vitigni Nero d’Avola e Malvasia.
La ricchezza dei vitigni e dei vigneti italiani offre una grande varietà di vini rossi e bianchi, fermi e frizzanti. In Italia, le regioni più significative in termini di produzione di vino sono tre, ma la geografia del vino italiano si estende a tutto il territorio nazionale, che comprende una ventina di zone vinicole, ognuna delle quali presenta caratteristiche uniche che si legano a doppio filo con le peculiarità ambientali e climatiche dei territori che le costituiscono.