Ogni anno Bordeaux fa sbocciare la primavera francese con eventi che, per una settimana intera, attraggono in città i professionisti del vino. L’acquisto del vino en primeur, ovvero, quando è ancora in barrique, è un’occasione molto ghiotta per chi ha la curiosità di avere un’anteprima su tutte le delizie che l’ultima vendemmia di settembre tiene in serbo. Facciamo un rapido giro in avanscoperta e vediamo in cosa consiste esattamente questo sistema dei primeurs.
In cosa consistono i primeurs
La vendita en primeur è una tradizione di Bourdeaux già dal XVIII secolo.
Consiste nella vendita del vino che si trova ancora in fase di maturazione, all’interno delle botti che vengono conservate nelle cantine delle aziende vinicole. Come una sfera di cristallo, questo evento primaverile permette di dare uno sguardo al futuro, presentando i vini della vendemmia di settembre che sarebbero disponibili, solo in bottiglia, 18 o 24 mesi dopo.
I primeurs bordolesi si possono quindi definire come eventi destinati alla vendita del vino su prenotazione.
Questo è ciò che distingue i vini primeurs dai vini novelli, i quali vengono imbottigliati e venduti lo stesso anno della vendemmia da cui provengono. Questo, ad esempio, è il caso del popolare vino novello rosso francese Beaujolais nouveau.
In genere, le vendite en primeur sono riservate solo ad alcune tenute vinicole, le quali spesso beneficiano anche dell’appellativo di Grands Crus Classés, o simili. Parliamo di circa duecento aziende.
Questo sistema, praticato solo nel contesto del mercato vinicolo di Bordeaux, permette di degustare in anticipo le annate e di estimarne la qualità.
Un grande evento per i vitigni di Bourdeaux
Durante tutta la settimana dedicata a questo evento, nelle vigne di Bordeaux si incontrano tutti i protagonisti dell’enologia, provenienti da ogni angolo del mondo. Dai commercianti di vino ai rivenditori, giornalisti di settore, enologi e ristoratori: tutti accorrono a degustare i vini di Bordeaux.
La posta in gioco è alta per gli châteaux, che devono ricevere una valutazione da parte di figure di spicco nel settore.
Vero e proprio fiore all’occhiello dei vitigni di Bordeaux, questi eventi en primeur hanno una grande influenza sull’immagine dei vini bordolesi.
Come vengono determinati i prezzi dai primeurs?
I primeurs incidono anche sui prezzi che vengono fissati per l’ultima annata, presentata durante la settimana dedicata a questa campagna.
Di solito, i prezzi vengono determinati nel corso dei due mesi successivi alla settimana dei primeurs. Gli esperti internazionali avranno infatti già espresso il loro giudizio sulla qualità dell’annata, attraverso note e critiche espresse in occasione delle varie degustazioni.
Quali sono i vantaggi della vendita en primeur?
Partecipare alla vendita en primeur consiste in un esercizio di speculazione. Gli acquirenti si assumono un rischio scommettendo sul rialzo del valore del vino, quando verrà imbottigliato solo due anni dopo. Devono quindi essere in grado di riconoscere un grande vino, e anche molto presto, durante la sua fase di maturazione.
Tuttavia, assumersi questo rischio dà loro accesso a Grands Crus Classés molto apprezzati, i cui prezzi saliranno sicuramente alle stelle quando verranno commercializzati. Il risparmio è stimato fino al 30% rispetto all’acquisto di un vino in bottiglia.
Anche per le aziende vinicole è vantaggioso partecipare alla settimana dei Primeurs. Infatti, possono così beneficiare di un anticipo in contanti e di una visibilità senza pari.
Conosciuti in tutto il mondo, per i professionisti del vino i Primeurs costituiscono un’occasione unica per fare una stima qualitativa dell’ultima annata dei vitigni di Bordeaux. Una grande sfida non solo per le cantine, ma anche per i commercianti di vino.