Panoramica sulle tendenze di consumo nel mondo del vino nel 2022

Dal 2017, il consumo mondiale di vino ha registrato una tendenza al ribasso, secondo la sintesi dei fattori di competitività del mercato mondiale del vino pubblicata da France Agrimer. Nel 2022, in Francia, il vino si conferma come la bevanda preferita dal 45% delle donne. Invece, non è più così per gli uomini: per la prima volta la birra rappresenta la loro bevanda preferita, con un tasso del 59%, secondo l’ultima edizione del censimento Sowine*/Dynata. Quali sono le altre tendenze? Diamo uno sguardo al 2022 per scoprire chi sono i consumatori di vino che sono sempre più connessi e aperti alle novità.

In breve:

  • I consumatori sono sempre più connessi: perché?
  • Basso o nessun consumo di alcol, una tendenza ancora in atto?
  • Pagare di più per un’etichetta bio?

I consumatori sono sempre più connessi: perché?

Nel 2021, il digitale è stato al centro della vita di cittadini confinati e connessi. Lo shopping online ha conosciuto un vero boom con il 46% dei francesi che hanno scelto il loro vino in rete. Nel 2022 questa tendenza è scesa al 41%, tra l’altro a causa della riapertura di ristoranti ed enoteche. Tuttavia, resta ancora un fenomeno importante.  Le abitudini di acquisto di vino online si stanno radicando soprattutto tra i 18-25enni (55%), i 26-35enni (53%) e gli appassionati/esperti di vino: un quarto sono grandi acquirenti di vino online (+3 punti). Come osserva lo studio eseguito da Sowine/Dynata: “I siti Web dei grandi negozi al dettaglio sono al primo posto con il 33% degli acquirenti online (+5 punti), anche se i siti dei prodotti (30%) e i venditori di vino (25%) stanno sfidando il loro potere.”

Qual è il budget medio? Un terzo degli acquirenti di vino in rete effettua una spesa media che va dai 31 ai 50€. La metà degli acquirenti (48%) acquista dalle 3 alle 6 bottiglie in una spesa e il 23% degli acquirenti tra le 7 e le 12 bottiglie.

Per quanto riguarda i social network, Instagram è diventata la piattaforma di maggiore interazione nel settore del vino e dei liquori: Il 32% dei suoi utenti segue domaine, châteaux, marchi o produttori di vino.

Va notato che il numero di francesi che seguono gli account degli influencer e che hanno acquistato un vino da loro raccomandato è in diminuzione (23%, -5 punti). Questa tendenza è più marcata tra i giovani: 39% per la fascia 18-25 anni e 35% per la fascia 26-35 anni. Secondo il censimento SOWINE/DYNATA 2022, questa evoluzione si spiega con la maggiore conoscenza dei consumatori francesi in materia di vino, sempre più interessati al mondo dei vini e delle bevande alcoliche, curiosi di scoprire da soli nuovi artigiani e il loro modo di lavorare. Sono anche motivati a informarsi sui prodotti che consumano. 1 acquirente di vino su 2 acquista il vino consigliato tramite i social network che segue (-3 punti), una percentuale che sale al 66% per i principali acquirenti di vino online (=2021).

La tendenza a consumare una quantità ridotta o nulla di alcol

I vini a contenuto non alcolico (vini analcolici) e a basso contenuto alcolico (vini a bassa gradazione alcolica) sono ancora sotto i riflettori degli operatori del settore perché si tratta di una tendenza che si sta affermando sempre di più. Secondo il barometro, il 29% della popolazione francese si dichiara consumatore (+2 punti dal 2021). Questa tendenza è più alta tra i 18-25 anni di età, con un tasso del 44% di consumo riferito, che scende a solo del 10% per i 50-65 anni di età. Quali sono le motivazioni che stanno dietro a questa tendenza? Consumare meno alcol (40%), prendersi cura della salute (38%), gusto (33%) e basso contenuto di calorie (20%).

Pagare di più per un’etichetta bio?

Il 53% degli acquirenti ora si prende il tempo di verificare se una bottiglia di vino sia certificata dal punto di vista ambientale al momento dell’acquisto. Le certificazioni green riconosciute sono: la certificazione Agriculture Biologique, conosciuta dall’85% dei consumatori, la certificazione Vignerons Engagés, conosciuta dal 36%, seguita dalla certificazione Haute Valeur Environnementale (29%), nonché Terra Vitis (26%).

Inoltre, il 53% dei consumatori è disposto a pagare di più se il vino è certificato dal punto di vista ambientale, e questa percentuale è più alta tra i giovani tra i 18 e i 35 anni (66%) e tra i grandi acquirenti di vino (69%).

Tuttavia, il prezzo resta il principale ostacolo all’acquisto di vino con etichetta ambientale, citato dal 44% degli intervistati, seguito, con il 32%, dalla scarsa conoscenza di queste etichette. Il 15% della popolazione francese non è interessato alle etichette e alle certificazioni ambientali.*Per 11 anni Sowine ha osservato le tendenze di consumo dei francesi all’interno dell’universo del vino. L’ultima indagine condotta da Dynata per l’agenzia di consulenza marketing e comunicazione è stata condotta nel dicembre 2021 con un campione di 1015 persone francesi di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Anne Schoendoerffer, traduzione di Anna Monini

Fonti : www.sowine.com, france agrimer, © gannamartysheva/Fotolia