Che cosa hanno in comune Austria, Bulgaria, Canada, Svizzera, India e Regno Unito? Sono tra i rivali individuati da FranceAgrimer nell’ultima indagine sulla concorrenza del mercato mondiale del vino. Perché? Quali potenziali hanno questi paesi? Esaminiamo questi produttori molto diversi fra loro.
In breve:
- I punti di forza di Bulgaria e Austria
- Nelle terre del freddo: Canada e Svizzera
- India e Regno Unito: quale potenziale per consumatori e produttori?
I punti di forza di Bulgaria e Austria
Da migliaia di anni la vite fa parte della cultura della Bulgaria. Offre una grande varietà di vigneti e vitigni, di cui il 30% sono autoctoni. Questi costituiscono i punti di forza del paese. I 26.000 ettari di terreno dedicati alla produzione di vino sono coltivati principalmente da parte di piccole aziende agricole e da piccoli produttori che li usano per il proprio consumo personale. Le grandi aziende vitivinicole rappresentano solo il 6% di queste imprese, sebbene occupino il 64% della superficie viticola bulgara. Secondo FranceAgriMer: “Per contrastare la mancanza di produttività dei vini bulgari, il Ministero dell’Agricoltura ha attuato una strategia nazionale per lo sviluppo del settore vitivinicolo 2022-2027.”
Anche l’Austria, con i suoi 42.835 ettari di vigneti, è uno dei paesi concorrenti. Ma quali sono i suoi punti di forza? L’esportazione dei suoi vini è aumentata del 50% tra il 2012 e il 2021. Tra i suoi clienti figurano Germania, Svizzera, paesi scandinavi e anche il Nord America. Questo settore sta riuscendo a valorizzare i propri vini bianchi ed è sempre più orientato verso la produzione di vini biologici. Ne è prova la presenza, durante l’ultima edizione del MillésimeBio 2023, del giovane viticoltore del vigneto Kremstal, che ha presentato 6 tipologie di vini bianchi, tra cui 2 spumanti, caratterizzati da un grande vigore e ottima bevibilità.
Nelle terre del freddo: Canada e Svizzera
In Canada non si vive certo di ghiaccio! Ben 13.000 ettari di vigneti sono dedicati esclusivamente al vino, per metà rosso e per metà bianco. Due terzi di questi vigneti si trovano in Ontario, un quarto nella Columbia Britannica e il resto in Quebec e Nuova Scozia. La produzione, che si aggira intorno ai 650.000 ettolitri, è rimasta stabile negli ultimi 10 anni. La produzione copre solo il 10-20% del consumo interno.
In Svizzera le cifre sono simili. La Svizzera produce circa 600.000 ettolitri di vino su una superficie di circa 15.000 ettari. I vigneti si trovano principalmente nella regione della Svizzera romanda. Il vitigno principale è costituito dall’albilla. In questo paese montuoso, la cura della vite è molto difficile da praticare. Poiché la produzione nazionale non è sufficiente a soddisfare la domanda interna, oltre il 75% del vino consumato in Svizzera viene importato.
India e Regno Unito: quale potenziale per consumatori e produttori?
L’India è il più grande consumatore mondiale di… whisky! Pur disponendo di 150.000 ettari di vigneti, solo l’1,6% di essi è dedicato al vino. L’85% è consumato nel mercato interno. Quali potenziali offre? Ha 1,4 miliardi di abitanti, di cui 485 milioni si trovano in età per consumare alcol. FranceAgrimer aggiunge: “Il consumo si limita attualmente a 3 milioni di consumatori e a meno di 30 milioni di bottiglie. Con la nuova classe media, il consumo di alcol è destinato a crescere”. Bisogna notare che il 90% del consumo di vino avviene nelle grandi città e nelle zone turistiche (Delhi, Mumbai, Bangalore, Goa, Pune).
Dove si trova il potenziale per i produttori?
Nel Regno Unito consuma un sacco di vino. È il terzo importatore di vino al mondo per volume e valore, con la Francia come principale fornitore, seguita dall’Italia. Il 99,5% dei vini consumati nel Regno Unito sono importati, e questo a ragione: il clima freddo e umido del Regno Unito non favorisce la viticoltura. Ma quali sono quindi i vantaggi offerti dal suo territorio? Il cambiamento climatico in atto e i terreni argillosi del sud dell’Inghilterra. È proprio lì che ha iniziato a svilupparsi una produzione di spumanti. Senza troppe pretese, per ora. La superficie totale di vino vendemmiato non supera i 3.800 ettari, con una produzione di 65.000 ettolitri, di cui il 62% è costituito da vino spumante. I vini sono venduti al 90% nel mercato locale, anche se stanno cominciando a trovare una loro nicchia anche nei mercati scandinavi.
Anne Schoendoerffer,traduzione di Anna Monini, © Dionisio Iemma/Adobe Stock
fonti : France Agrimer. OIV, EUROMONITOR