Dal 1998, FranceAgriMer (ex Onivins, poi Vinifhlor) pubblica ogni anno un bilancio sulla situazione della concorrenza nel mercato mondiale del vino. Tra i suoi obiettivi ufficiali figurano l’analisi del contesto della concorrenza internazionale e l’individuazione dei punti di forza e di debolezza dei principali paesi produttori di vino. Chi sono i principali leader e perché? Un’analisi dei principali concorrenti in cima alla classifica: Francia, Spagna e Italia.
In breve:
● I leader secondo il bilancio della concorrenza nel mercato mondiale2022.
● I punti di forza della Francia
● I punti di forza della Spagna
● I punti di forza dell’Italia
I leader secondo il bilancio della concorrenza nel mercato mondiale2022
I 3 leader del vino sono i primi 3 produttori di vino al mondo. Nel 2021 (anno di riferimento dell’ultimo bilancio della concorrenza nel mercato mondiale del 2022, appena pubblicato), la Francia ha strappato il primo posto all’Italia, che si trova al terzo posto, superata dalla Spagna. In breve, la Francia è al primo posto, la Spagna al secondo e l’Italia al terzo. Come sottolinea France AgriMer: “i punteggi dei tre Paesi sono molto vicini e piuttosto alti, il che ribadisce la dinamica storica di questi produttori”.
Analisi dei punti di forza della Francia
Tra i numerosi indicatori del bilancio sulla concorrenza nel mercato mondiale 2022, la Francia gode di diverse qualità e vantaggi che le assicurano il primo posto. Tra questi:
La Francia è attualmente leader in termini di superficie delle aziende agricole biologiche, davanti a Spagna e Italia. Tra i paesi europei, l’estensione media delle aziende agricole in Francia è la più grande (11 ettari in media nel 2021), mentre in Spagna è di 1,7 ettari.
La Francia è ben posizionata nell’importante mercato di consumo interno – il consumo di vino all’interno del territorio francese – nonostante una tendenza in discesa, che si osserva da diversi anni e che negli ultimi anni risulta essere aumentata. Va notato che al giorno d’oggi il primo paese consumatore di vino sono gli Stati Uniti. La Francia è al secondo posto, seguita da Germania, Regno Unito e Italia. Questi cinque paesi racchiudono il 49% dei consumi.
L’immagine e la reputazione dei vini francesi sono particolarmente forti nel mercato dell’esportazione. La Francia sa sfruttare questi punti di forza molto bene, soprattutto grazie ai suoi champagne. Il rilancio del commercio a livello mondiale registrato nel periodo successivo alla pandemia del Covid-19 ha favorito in particolare la Francia, le cui esportazioni hanno raggiunto un valore di oltre 11 miliardi di euro nel 2021.
Analisi dei punti di forza della Spagna
Dopo diversi anni trascorsi al terzo posto, la Spagna è balzata al secondo posto nel 2021.
In termini di superficie, i vigneti spagnoli sono i primi al mondo per la vinificazione (cioè i vigneti utilizzati per produrre vino), nonostante una tendenza negativa negli ultimi anni.
La Spagna ha anche raggiunto il secondo posto in termini di superficie di vigneti coltivati con metodo biologico, superando l’Italia.
La Spagna è anche il principale esportatore in termini di volume. Nel 2021, la Spagna ha registrato le sue migliori esportazioni in termini di volume dal 2015, con circa 24 milioni di ettolitri esportati. Tuttavia, come sottolinea lo studio, le quantità esportate, soprattutto per quanto riguarda i vini sfusi, sono state sottostimate.
Infine, la Spagna vanta in particolare un nuovo indicatore riguardante la percentuale di acquisti online: con il 93% di utenti che acquistano online, la Spagna si colloca al primo posto tra i 13 Paesi coinvolti nell’indagine.
La Spagna vanta una buona immagine a livello internazionale, anche se continua a rimanere indietro rispetto ai concorrenti francesi e italiani. Tuttavia, gli indicatori del 2022 sottolineano che “le sue imprese commerciali sono piuttosto attive” ed anche che “il settore spagnolo sembra essere sempre più dinamico, grazie ad una ricerca avanzata in diversi settori”.
Analisi dei punti di forza dell’Italia
Dal 2015, l’Italia si conferma il primo paese produttore di vino al mondo, avendo raggiunto i 50 milioni di ettolitri nel 2021. Nello stesso anno ha registrato una produttività di oltre 80 hl/ha, in confronto ai 57,6 hl/ha della Francia o ai 44,1 hl/ha della Spagna.
L’Italia trae anche vantaggio dalle sue eccellenti capacità produttive per affermarsi anche in termini di volume di esportazioni, con una quota di mercato del 20% nel 2021, molto superiore a quella della Francia (14%) e vicina a quella della Spagna (21%). Come sottolinea lo studio: “il successo del Prosecco e degli altri vini spumanti italiani ha contribuito ad aumentare il prezzo medio delle bottiglie italiane vendute per l’esportazione”.
Tra gli altri vantaggi dell’Italia indicati dallo studio ci sono la crescita del consumo di vino interno e la fama dei suoi vini a livello internazionale, anche se la Francia rimane leader in questo ambito.
Anne Schoendoerffer, traduzione di Anna Monini, © peterschreiber.media/ AdobeStock