Notizie frizzanti dalle bollicine di Champagne

Buone notizie per lo Champagne AOC sia a livello di esportazioni che di impegno crescente da parte dei viticoltori biologici. Com’è stato il mercato dello Champagne nel 2021? Quanto sono state buone le vendite di Champagne biologico nella grande distribuzione nel 2021?  Quali sono le cifre della produzione di Champagne nell’agricoltura biologica? Diamo un’occhiata al mercato di questa denominazione ed entriamo nel merito del suo profilo biologico.

Il mercato dello Champagne nel 2021

Lo Champagne sorride di nuovo dopo l’impatto della pandemia. Secondo le ultime cifre pubblicate nel gennaio 2022 da parte del Comitato Champagne, le spedizioni totali di Champagne nel 2021 sono ammontate a 332 milioni di bottiglie, il 32% in più rispetto al 2020. Il mercato francese è in crescita del 25%, con quasi 142 milioni di bottiglie, tornando ai livelli del 2019. Le esportazioni continuano ad aumentare toccando il nuovo record di 180 milioni di bottiglie.

Per Maxime Toubart, Presidente dell’Unione Generale di Vintners, Co-Presidente del Comitato Champagne: “Questa ripresa è benvenuta per lo Champagne dopo un 2020 che lo ha duramente colpito (-18%) per la chiusura dei principali locali dei consumatori e per l’assenza di eventi in tutto il mondo.”

Vendite di Champagne biologico nei supermercati nel 2021

Le vendite di Champagne biologico nei supermercati nel 2021 rappresentano solo lo 0,5% delle vendite di Champagne in volume e il 0,6% in valore. Tuttavia, Sarah le Douan, responsabile della missione di osservazione presso Agence Bio, chiarisce durante una conferenza sull’annata biologica 2022:

“Tra il 2020 e il 2021 le vendite sono aumentate del 23,1% in volume e del 23,6% in valore, principalmente grazie al forte incremento delle vendite avvenute negli ipermercati(+50,7% in volume e +49,2% in valore), alla crescita nei supermercati (+15,5% in volume e +17,2% in valore), mentre le vendite nei discount sono diminuite (-61,8% in volume e -54,2% in valore) e le vendite nei drive-in sono diminuite (-22,3% in volume e -20,0% in valore)”.

Viticoltura biologica dello Champagne

Nel 2016, le aree a produzione biologica di Champagne rappresentavano solo il 2% della superficie. Nel 2019, Pascal Doquet, presidente dell’associazione dello champagne biologico (ACB), ha riferito che “la superficie con certificazione AB era del 3,1%”. Nel 2020 è salito al 5% nella zona viticola dello Champagne. Secondo l’ACB “se le notifiche ricevute dall’Agenzia Bio sono confermate dall’Osservatorio Regionale di AB, il vigneto biologico e il vigneto in fase di conversione dovrebbero toccare i 2730 ettari, cioè circa l’8% della superficie della denominazione“, il che equivale a un aumento del 43% (cifre non consolidate ad oggi). In particolare, fino alla fine di dicembre 2021, erano 567 le aziende che producevano vini biologici.

Gli champagne d’annata biologica 2022

Al salone mondiale del vino biologico, tra i 1450 esponenti, erano presenti 11 produttori della Champagne, tra cui Pascal Doquet, che partecipa per la seconda volta di persona. Il suo commento: “Quest’anno, abbiamo visto soprattutto acquirenti francesi determinati perché pochi di noi sono qui.” Con sua moglie Laure, coltivano 8,6 ettari nella Côte des Blancs e nella Côtes du Perthois. Sono certificati AB dal 2009. Erano presenti anche due cooperative: Chassenay d’ARce e Champagne H.Blin. Quest’ultimasi fa notare come “la prima e unica cooperativa che da anni commercializza vini biologici. Esattamente dal 2013”, parole del direttore Daniel Falala. Come sottolinea Pascal Doquet, “gli Champagne biologici si stanno sviluppando sia in Francia che a livello internazionale grazie ai giovani sommelier, i quali non presentano più le grandi marche di Champagne per proporre vini prodotti da viticoltori che hanno una storia da raccontare, un’origine, un terroir”.

 Anne Schoendoerffer, traduzione di Anna Monini

Sources : www.champagnesbiologiques.com, www.champagne.fr, ©ANNA BERDNIK/Adobestock