La fiera mondiale del vino biologico Millésime Bio si tiene ogni anno alla fine di gennaio da 28 anni. Un evento chiave per tutti i professionisti del settore vitivinicolo, sia gli acquirenti che i viticoltori, che rappresenta un’occasione per cogliere uno spaccato del mercato in termini di consumo e produzione. Diamo uno sguardo più da vicino a questo settore che si dimostra essere sempre più dinamico.
In breve:
- Consumi in crescita
- Un mercato in forte espansione
- Dove si acquista?
- Una produzione in costante aumento
- Le regioni francesi leader nella produzione di vino biologico
Consumi in crescita
Come Jeanne Fabre (domaines Fabre, regione Languedoc), presidente della commissione Millésime Bio, sottolinea: “La crisi sanitaria che stiamo attraversando ha indebolito il settore del vino, anche se le ultime cifre pubblicate dall’Agenzia Bio lo scorso luglio sono incoraggianti: il consumo di alimenti biologici, e soprattutto di vino biologico, continua a crescere. L’effetto di questa crisi è la consapevolezza che implica uno spostamento dei consumi verso prodotti più responsabili, locali e, se possibile, biologici”.
Un mercato in forte espansione
Secondo gli ultimi dati dell’OIV (Organizzazione internazionale della vigna e del vino), nel 2018, il consumo di vino biologico in Francia ha rappresentato il 4,7% del totale. Si stima che il volume d’acquisto dei vini biologici per i francesi sia stato di 979 milioni di euro nel 2019, con un aumento del 5% rispetto al 2018. In un decennio, tra il 2010 e il 2019, il mercato si è quasi quadruplicato. Il mercato del vino biologico sta fiorendo. Ci sono sempre più persone che decidono di optare per questo tipo di prodotti. Talvolta, la domanda può superare l’offerta per alcune categorie di vini.
Dove si acquista?
Il 46% delle vendite di vino biologico (in valore) avviene attraverso la vendita diretta. È l’unico settore vinicolo per il quale la vendita diretta rappresenta il principale circuito di commercializzazione. Ai consumatori piace comprare direttamente dal viticoltore il vino biologico. Il 22% dei francesi acquista il vino nelle enoteche o nei supermercati, mentre il 10% si rivolge a negozi specializzati in prodotti biologici. Non a caso, sulla scia della pandemia COVID-19, secondo gli indicatori dei distributori IRI, nel 2020 la grande distribuzione ha venduto 250 milioni di euro di bottiglie di vino biologico (in ipermercati, supermercati, esercizi commerciali di prossimità e vendita diretta), registrando un aumento del 5% rispetto al 2019.
Una produzione in costante aumento
In Francia, nel 2019, sono stati coltivati 112.000 ettari con metodo biologico (AB + conversioni) da 8.039 aziende ( il 20% in più rispetto al 2018). Si tratta di più del 14% del totale del vigneto nazionale. Tale aumento rimane costante, progredendo notevolmente, con più del 23% rispetto al 2018. Così, nello stesso anno risulta che sono state 1.313 le nuove aziende che hanno avviato la produzione di vino biologico, mentre nel 2018 ammontavano a 891 unità, nel 2017 a 572 e nel 2016 a 87.
Le regioni francesi leader nella produzione di vino biologico
Secondo Agence Bio, sono quattro i vigneti che coprono il 72% delle vendite. In prima posizione si trova la regione dell’Occitania con il 30% delle aree viticole biologiche della Francia. Nel 2019 sono stati 42.424 gli ettari di terreno (certificato AB + conversioni) che hanno prodotto circa 1 milione di ettolitri di vino biologico.
La regione Provenza Alpi Costa Azzurra si colloca al secondo posto, con 23.012 ettari (certificati AB + conversioni), seguita dalla Nuova Aquitania, con 19.696 ettari (certificati AB + conversioni). Auvergne-Rhône-Alpes è la quarta regione, con 7.570 ettari (certificati AB + conversioni). In quanto a dipartimenti, invece, quello della Gironda è il primo in Francia nel campo della viticoltura biologica.
Anne Schoendoerffer
Fonti : SudVinBio, Agence Bio, Anne Schoendoerffer